IL TAROCCO DEI CABBALISTI |
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SIMBOLI
FONDAMENTALI DEL TAROCCO
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Acqua.
L'acqua è anteriore al sole e alla terra, che da lei emerse.
Gli antichi chiamavano acque superiori quel mondo segnato dai fenomeni
atmosferici, e l'aria come suo mezzo naturale, che ha il cielo come cupola;
e acque inferiori ai liquidi che conformano i mari, fiumi, laghi e sorgenti
–ed i loro equivalenti psicologici e gnostici– presenti in tutto il pianeta.
Le acque sono simbolo di purificazione come ben si può vedere nelle
società arcaiche che alludevano ad esse nella ricerca di una nuova
vita (per esempio: il battesimo cristiano).
L'acqua, energia passiva,
feconda costantemente l'attività delle potenze. Nella lamina Ali.
Le ali caratterizzano tutto ciò che vola (vedere Angelo. Visibili
nelle carte Animale. L'animale sintetizza le potenze istintive e a volte bestiali degli esseri umani. I popoli antichi hanno sempre creduto nell'esistenza di un alter ego animale strettamente vincolato all'uomo. Tutti gli animali esistenti in diversi luoghi geografici e in differenti tempi storici, sono stati simboli importantissimi compresa la cosmovisione dei popoli arcaici. Nel cristianesimo accade lo stesso e non solo si devono ricordare i vari ammali che appaiono nei vangeli in relazione alla vita di Gesù ma anche tutto il bestiario cristiano e le sue associazioni con Cristo, la Chiesa, gli evangelisti e alcuni santi. Appeso. Stare
appeso, in lingua popolare, equivale a essere "venduto" o "consegnato",
ovvero privo di qualsiasi protezione, è l'essere rimasto privo di
ciò che giammai si è posseduto. La spettacolarità
della carta Aquila.
Fra tutti gli uccelli, si distingue quasi unanimemente l'aquila, non solo
come portatrice di buon augurio, associato a tranquillità, forza,
maestà, altezza, ma anche come parte degli attributi della regalità,
o nobiltà, precisamente per le cameristiche del suo volo, il suo
sguardo penetrante, il dono di cacciare e l'impertubabilità della
sua esistenza. Nelle lamine Arco. La tensione
dell'arco sta in relazione matematica con il potere della Artiglio. Gli
artigli sono le armi delle fiere, e sono stati considerati come talismani
in tutti i popoli del mondo. Gli artigli del nemico, gli artigli della
mode, sono stati considerati sempre come solidificazioni di avvenimenti
estremi dove la lacerazione delle membra precede la ricostituzione degli
stessi su un altro piano, o sfera della realtà (carte Atanor.
Uno dei pochi simboli muratori presenti nel tarocco è l'arcano Aura. Luminosità
extracorporale che si produce in molti casi come fenomeno naturale gli
studiosi della scienza ermetica, che per la natura del loro lavoro sono
in grado di legarsi con la metafisica. Nell'iconografia medievale saggi,
santi e illuminati sono soliti essere circondati da un limbo di luce transpersonale
che nella vita quotidiana molti "psichici" dicono di percepire
nei loro simili. Nella lamina Bacchetta. Questa versione civilizzata del bastone primitivo è uno strumento magico per eccellenza, e come questo manifesta l'elemento radiante o fuoco, equiparalo anche alla passione o amore (si ricordi che Eros è cieco), necessario per qualunque produzione. Barba. Virilità,
decisione, autorità, presente per esempio nell' Bastoni, bastone.
Attivi, fallici, simboli del legame verticale fra cielo-terra (vedere Bene e male.
Due cammini. Nell'arcano numero Bilancia, equilibrio.
La bilancia, come forma dell'equilibrio, mantiene un asse fisso e immobile,
polare, che permette di avvertire la dualità dei pesi in ciascuno
dei suoi due piatti. Immagine dell'equidistanza, è sensibile tuttavia
ai pro e contro che costantemente conformano l'universo. Gli antichi videro
nel cielo l'ideogramma della bilancia che essendo in principio polare fu
posteriormente trasposto all'ordine zodiacale. La bilancia è visibile
nella carta Borsa, sacchetto.
La borsa o il sacco denotano la parte più intima, l'appartenenza
interna di ogni soggetto; per questo è anche un simbolo dell'essere
e delle possibilità di quanto vi è contenutto. Tutti i nostri
oggetti necessari i nostri strumenti magici si trovano nella borsa; ancor
oggi, le nostre chiavi, il nostro denaro (mezzo di cambio), le agende degli
indirizzi (ovvero la relazione con l'intorno), ed anche le nostre caste
di credito, quelle orribili ed efficienti targhette plastiche, ce le portiamo
dentro la borsa. Gli sciamani indoamericani usano portare i loro oggetti
di potere durante tutta la vita in involucri o pacchetti sommamente consacrati
che occultano il loro contenuto agli sguardi dei volgari profani. Niente
di valore commerciale si trova in essi, solo sono oggetti totalmente cosmicizzati
per la loro propria natura simbolica, o sovracosmica. Nell'arcano senza
numero, denominato Cane,
Lupo. È dubbio se nella carta Cappa. Molti
dei personaggi delle Cappello. È
segno di energie superiori, quelle che si ubicano simbolicamente sulla
testa, ed in questo senso si pone in relazione con la Cavaliere. Esiste una associazione molto stretta fra colui che monta il cavallo e il cavallo stesso, ovvero del veicolo nel suo insieme, a tal punto che gli autoctoni americani durante la invasione spagnola credevano vedere in questo un solo animale favoloso. I cavalieri del Tarocco appartengono all'antico ordine medievale in cui l'autorità era esercitata dai saggi, i quali concedevano il potere ai guerrieri e alle loro corti come prosecuzione del loro mandato divino; commercianti e borghesi e coloro che si dedicavano ai lavori più semplici completavano lo schema tradizionale. Gli ordini militari di tutti i popoli hanno contribuito in modo diretto e attivo alla generazione universale. (Vedere cavallo). Cavallo. Veicolo
terrestre per eccellenza, il cavallo, dotato di una quantità di
condizioni (forza, destrezza, intuizione) poste al servizio dell'uomo,
gioca un ruolo importante nella simbologia. Il suo spostamento, come nella
carta Carro. Il carro
del Sole è l'archetipo dei carri guerrieri; Assiri e Caldei come
Greci e Romani imitavano i percorsi del dio solare con i loro carri da
guerra, nei loro viaggi di caccia o esplorazione verso lo sconosciuto.
I bassorilievi assiri esprimono costantemente l'idea di Collare. La
collana come il rosario, è simbolo dell'incatenamento dei mondi
o degli idescrivibili stati dell'essere universale, fuori dal quale tutto
rimane escluso come impossibile. I vari grani e pietre preziose della collana
si trovano unite e trapassate all'interno da un filo sottile (sûtrâtmâ,
vedere tonsura), che lega tutti gli esseri e stati in un essenza comune.
Vediamo collari nelle carte Colonne. Sono
notevoli le due colonne che possiamo osservare nelle carte Coppa, calice, recipiente, brocca. Ovviamente questi elementi sono ricettivi tanto per i liquidi, i quali vi si modellano, quanto per gli effluvi divini o acque superiori, chiamate celestiali, equiparate all'elemento aria, e allo stesso modo i venti e tempeste che la serie di spade manifesta. Corna.
Simbolo di difesa e di rifiuto di energie malefiche, si suole metterli
in relazione con la corona (vedere), perché sono poste entrambe
sul capo e per la radice KRN che dà origine ad entrambe le
parole. Appare nei vestimenti di vari sciamani. Contrariamente ne Il Diavolo
(carta Corona.
Nella simbolica cabalista, Corona è la traduzione dall'ebraico del
nome della sefirah numero 1, Kether, ciò che si trova
al di là della testa o cuspide. È pertanto attributo della
divinità, della regalità, ed esprime la funzione guerriera
così come la Costruzione.
La struttura matematica ermetica del Tarocco, è in se stessa una
costruzione completa, lo stesso succede con le persone che lo interiorizzano,
che vanno facendo di loro stesse una nuova dimora. Quest'oracolo, proveniente
dalla tradizione ermetico alchemica, è intimamente legalo non soltanto
a ordini cavallereschi e guerrieri ma anche a ordini di costruttori ed
artisti che ereditano il loro simbolismo iniziatico dalla costruzione del
tempio di Salomone, che a sua volta conosce origine molto più antiche.
Nelle carte Croce.
La croce rappresenta l'interazione della verticale con l'orizzontale, come
due piani opposti qualitativamente distinti. È anche simbolo chiaro
del quaternario, e pertanto si manifesta in forma spaziale in base al percorso
solare, marcando la presenza delle stagioni annuali e delle età
nella vita di un uomo, per citare solo alcune delle sue manifestazioni.
È precisamente nel suo aspetto temporale che si suole circoscriverla
in un cerchio, che tocca in quattro punti equidistanti e analoghi, nel
caso in cui questa croce sia di braccia uguali. Segno precristiano é
insieme al cerchio e al triangolo uno di quei segni che potremmo chiamare
veramente arcaici, generativi e connaturati all'uomo, grazie al quale questi
ha potuto essere veramente un emissario fra terra e cielo. Tutte le croci
che si trovano nelle lame del Tarocco sono croci di braccia uguali, come
quelle che realizzano L' Cuore. Benché
non sia visibile il cuore nelle carte del Tarocco, questo viene rappresentato
dalle coppe ed è segnalato nella carta Denari,
Oro. L'oro significa la perfezione materiale e pertanto si associa
al piano della concrezione della materia nella ruota costante degli elementi.
È anche considerato estremamente prezioso per le sue caratteristiche
di lucentezza ed è sempre stato interpretato come un'immagine del
sole (vedere Diavolo. (Vedere Discepolo. I
personaggi che sono di spalle nella carta Falce.
Ciò che si semina si deve raccogliere, e così succede con
i venti e le tempeste. La mietitura avviene in momenti precisi e periodici;
questa forma di ottenere il grano o alimento vitale è tanto imprescindibile
per l'uomo come per gli dei che la crearono. Mietere è distruggere
la pianta per raccogliere l'alimento che sostenta. Nel suo senso iniziatico
equivale a spezzare tutte le nostre parti disperse per tornare a viverle
nell'unità ofiginale. Lavoro per eccellenza, la mietitura è
la raccolta attuale e futura, d'accordo ai ritmi e cicli della nostra gran
madre nutritrice, la terra. Nella carta Fiori. I fiori
precedono il frutto e lo annunciano in modo profumato e sottile; Essi stimolano
uno dei sensi più delicati nell'uomo, l'olfatto, che è lo
strumento istantaneo della memoria. Il colore indefinito dei fiori, sempre
mutevole, trae all'esistenza, la varietà incessante delle luci che
adornano la vita. Essi esprimono la gloria del loro Creatore e giammai
Salomone, nella sua infinita grandezza, poté vestirsi più
splendidamente di un giglio del campo. Appaiono in forma naturale negli
arcani minori e anche se pensiamo che non sono puri oggetti decorativi,
tuttavia gli attribuiamo un'importanza secondaria. Fiori in forma di gemme
o diademi si trovano nell'iconografia delle carte Freccia.
La freccia è un'arma connessa con l'elemento aria, e come tale porta
piume d'uccello che controllano le sue direzioni. In questo senso colui
che è toccato da una freccia è analogo a colui che è
stato toccato da un raggio. Scagliata dall'arco degli dèi o degli
spiriti, segnala l'eletto, molte volte anche la vittima, i messaggi di
cui è portatrice. Carta Gambero.
Antico segno zodiacale del Cancro, con il quale si associa per mezzo delle
acque e la luna che li governa. Il gambero abita lì così
come si può osservare nella carta Gemelli.
Simbolo tradizionale dell'unione, di ciò che essendo duplice è
nato ciò nonostante da uno stesso uovo, i gemelli abitano tutti
i panteon: Castore e Polluce, Romolo e Remo, Krishna e Arjuna, QuetzalcoatI
e Xolotl, Hunah-Pù e Ixbalanché, etc. Molti di essi tuttavia
si trovano divisi e possono perfino essere opposti o nemici, come esprime
con molta chiarezza il famoso yin-yang dell'estremo oriente. Il fenomeno
dei gemelli sempre ha causato stupore ed è stato spesso tabù
in diverse culture. Tra gli indiani Pueblo, simboleggia il pianeta Venus
nei suoi due aspetti, di stella mattutina e vespertina. Nella carta Giullare. Il
giullare è colui che fra arguzie, scherzi e allegnie riproduce in
modo amabile i tranelli, gesti e paradossi del suo Creatore. Il nostro
personaggio canta mediante trabocchetti la realtà del creato del
quale lui solo vive come un attore nell'indefinitezza dei gesti e delle
memorie che abitano il teatro del mondo. Il giullare è un burattino
che ripete, ricreandola, la creazione originale della quale è uno
strumento. Sempre scherzando o in festa, quel giullare che tutti possediamo
ci rallegra a volte con una speranza che già fu, o con un passato
totalmente futuro. Personaggi come quelli della carta senza numero, chiamata Guanto. Il Papa,
arcano Ierofante,
Inversione.
Il Tarocco ci insegna a realizzare la congiunzione degli opposti mediante
la inversione dei colori delle carte o della direzione a cui mirano i diversi
personaggi e figure. Questo è particolarmente evidente nei vestiti
de Il Mago, arcano Lanterna,
faro. Molti di coloro che sembrano saperlo non lo sanno e hanno solo
conquistato un faro, immagine debole del sole, che li illumina nel loro
cammino. Se la lanterna non è il sole e neanche la luna, il viandante
troverà poca illuminazione sui suoi passi; tuttavia quella debole
luce equiparabile alla coscienza e alla sapienza rimarrà brillando
come se fosse un faro o una semplice curiosità del cammino. La luce
artificiale è simile alla naturale e pertanto è soggetta
alle corrispondenze dirette e inverse che caratterizzano l'illuminazione
naturale. Tutto il mondo è eremitico, soprattutto nelle grandi città.
Molti si rifugiano in luoghi appartati, in buone condizioni ecologiche,
però disgraziatamente portano con sé la contemporaneità;
non c'è niente di meglio che l'isolamento, sopratutto se si è
ben accompagnati. Leone. Il leone
è un animale associato al fuoco ed alla regalità. Il suo
colore dorato fa sì che l'astrologia lo leghi al sole e l'alchimia
all'oro. Appare nella carta Libro. Il mondo
in molte tradizioni viene comparato a un libro dove la penna divina scrive
o dipinge costantemente la totalità di ciò che è manifesto.
Questo libro della vita è il testo sacro e sapienzale per eccellenza,
immagine paradigmatica di qualunque scrittura e libro, rivelato o no. Il
Creatore ordina agli scrivani celesti di eseguire ogni parte dell'opera
che lui dirige in relazione ai ritmi, sequenze e congiunzioni armonici
che in se stesso organizza. Il suo linguaggio è necessariamente
poetico in quanto ritmico, e profetico per il suo sviluppo. Nel Libro della
Vita sono scritti tutti i nomi di coloro che popolano l'universo, per quanto
piccoli e insignificanti ci possano sembrare. La Papessa, carta
Nube. Molte culture hanno visto discendere dalle nubi profeti o profezie associate al loro proprio destino; le nubi, come fenomeni atmosferici, sono associate al piano intermedio e pertanto all'anima dell'uomo nei suoi aspetti psichici superiori e inferiori. Questi fenomeni atmosferici sono assimilati dall'uomo ai mondi, paesi o costruzioni analoghi alla città celeste, o realtà eterna, che le deità proiettano secondo il loro volere. Legate al piano immaginario e della fantasia, le nubi descrivono stati mutevoli dell'anima universale, riflessi nella psiche individuale. Nudità.
La nudità può equipararsi allo spogliarsi dei beni materiali,
la purezza, l'ingenuità e il candore. Tutto ciò è
associato inoltre all'assenza di possessi mentali e alla leggerezza o levità
che caratterizza questo stato. Il corpo nudo della donna è per l'estremo
oriente e altre tradizioni un'immagine del cosmo, la madre universale,
la sposa o amante sacra. Star nudo è non avere niente da nascondere
e pertanto la speranza di ricevere tutto, incluso i vestiti. Immagine dello
stato primigenio o veramente naturale, è anche un simbolo di libertà.
Appaiono personaggi nudi nelle carte Ombelico, omphalos. L'omphalos è stato assunto sempre come il centro del mondo e analogamente come la fonte vitale del microcosmo. I distinti centri del mondo, conosciuti da diversi uomini e popoli dell'universo, costituiscono il Centro archetipico del Mondo, o il principio e il fine di ogni possibilità. Questo punto geografico centrale, orizzontale, è anche un asse verticale che è percorso costantemente da effluvi uranici e ctonii, celestiali e inframondani. Paggio,
valletto,
Pellegrinaggio. Pellegrinare è cercare il nostro proprio fantasma, la nostra ombra, ovvero l'altro, nascosto nei recessi più profondi del nostro essere. Peregrinare è tornare a se stessi, capire che la storia è sempre aneddotica, che il mondo è un insieme speculare di fenomeni, esseri e cose che si riferiscono al sé. La peregrinazione è un'immagine in piccolo del viaggio che tutti realizziamo nella vita: peregrinare è essere nella misura in cui siamo stati in accordo con il cammino che andiamo percorrendo rispetto ad un centro fisso. Andare e tornare sono due aspetti di una stessa ed unica meccanica. Pietra. La pietra
è un simbolo fondamentale della tradizione unanime. Dalle pietre
grezze, che sono abbondanti e comuni, passando dalle semipreziose e preziose
che adornano i collari e le corone, fino al diamante, simbolo dell'indistruttibile,
le pietre hanno sempre posseduto un profondo significato. Per non parlare
del simbolismo muratorio, visibile solo nelle lamine Quaranta.
Il numero quaranta è proverbiale nella tradizione giudeocritiana,
anche come sinonimo di prova: quaranta giorni castiga Dio con il diluvio;
Gesù affronta le tentazioni durante un digiuno di quaranta giorni;
i cristiani celebrano la quaresima, che sono i quaranta giorni che precedono
la Resurrezione, e l'ascensione di Cristo si verifica quaranta giorni dopo
questa. Ricordare che sono quaranta gli Raggio.
Il raggio è il messagero celeste che connette cielo e terra e annuncia
la fertilità promossa dalle piogge. Uno degli esempi più
distaccati dell'ambivalenza dei simboli è quello del raggio, dato
che da un lato distrugge –conte il suo associato I'uragano– regenerando
sempre la verginità del passivo. Lo stesso si dice dei vulcani.
Ricordiamo che il raggio è l'arma di Zeus-Giove, conosciuto benefattore
e padre di dei e dee. Carta Re, Ruota.
La ruota è uno dei simboli primordiali di tutte le tradizioni. Immagine
del movimento e l'immobilità, la sua applicazione non è soltanto
temporale ma bensì circoscrive spazialmente l'idea di cosmo. Il
mistero della ruota include un punto immobile e una molteplicità
di punti successivi. senza soluzione di continuità, immagine del
movimento. La ruota è un cerchio e nella tridimensionalità
una sfera, ovvero, una forma perfetta e archetipica a cui rispondono tutte
le forme manifestate. Come immagine di ciò che è mobile,
cioé di un tempo percorso in uno spazio, si riferisce al dramma
esistenziale del nostro passaggio sulla terra. Può anche vedersi
come sinonimo di cambiamento. È evidente nel Carro, carta Scettro.
A questa figura corrispondono i principi generali del bastone o Scheletro.
Lo scheletro, o il cadavere sprovvisto della sua carne, viene ovviamente
assimilato alla morte e alla mietitura, che questa pratica continuamente.
Le ossa costituiscono la struttura dell'essere umano manifestato ed anche
la sua parte più sostanziale e materiale. Carta Schiavitù.
Gli uomini, condizionati dalle innumerevoli circostanze che impone il mezzo,
servono come schiavi a un livello della realtà che non supera l'illusione,
le ombre ed il sonno. Legati ai sensi, concedono realtà a questo
mondo immaginario. A liberarci da questa schiavitù ci chiama l'iniziazione
ai misteri, il penetrare altri mondi, che pur essendo sempre qui e ora,
ci sfuggono perché siamo distratti dalla quotidianità di
un tempo successivo e orizzontale che ci schiavizza, limitandoci. La coppia
che appare nella carta Scudo. Ovviamente lo scudo è un arma difensiva e come tale, protettrice. La sua funzione è conservare la vita e difenderla dai pericoli che la possono minacciare. Il guerriero porta la sua lancia (attiva) e porta anche il suo scudo (passivo) quando deve lottare contro i suoi nemici. Generalmente gli scudi contengono iscrizioni di tipo magico o elementi sacri che offrono il loro appoggio nell'arte della guerra; in altre occasioni vi si inscrivono mandala, come lo sono i segni araldici di una nazione, popolo, regione, famiglia o individuo, con i quali il combattente si identifica. Ciò ha fatto sì che gli scudi chiamati "d'armi" si pongano in relazione con le genealogie, la maggior parte delle volte mitiche, di coloro che vivevano le guerre come una realizzazione delle loro possibilità e come il mestiere più adeguato al loro temperamento.
Spada. Simbolo
dell'asse (attivo) in contrapposizione alle coppe (passivo); assimilato
alla lancia e alla picca. Si mettono in risalto i due tagli della spada,
come nel caso dell'ascia druidica di doppio filo, emblema del potere guerriero;
la sua fabbricazione suppone la conoscenza del ferro e pertanto della metallurgia.
Come il bastone e lo scettro esprime potere. Nella carta Stella. Nell'arcano
numero Tavolo.
Questo oggetto si osserva specialmente nella carta Teschio. Gli
si attribuiscono le caratteristiche generali dello scheletro umano (vedere Tiara.
In modo analogo alla Tomba. La tomba
è il luogo della quiete e del riposo dagli squilibri psichici e
fisici; è anche un simbolo di resurrezione in cui, lasciato 'l'equipaggio"
psicosomatico, l'essere si può nuovamente integrare alle sue origini.
Nella morte iniziatica, la morte è a volte sostituita dalla caverna,
il sotterraneo, la cripta, o un luogo ritirato nella foresta o la selva.
Tutti arrivano solitari alla loro tomba, così come si arriva solitari
all'esistenza. Coloro che credono in una resurrezione definitiva considerano
che nel tempo mitico del giudizio finale ci saranno esseri che saranno
riscattati insieme con la possibilità di un mondo nuovo. La tomba
ci porta all'idea di fine ciclo, presente anche nelle carte Tonsura. Visibile
negli alunni che ricevono l'insegnamento de Il Papa (carta Toro. Appare
esclusivamente nella carta
Tragedia-Commedia.
Due manifestazioni opposte –come quella della guerra e quella della pace–
di una stessa energia che si rappresenta nello scenario teatrale del mondo
come due contrari che in un punto comune sono complementari; il riso e
il pianto, il piacere e il dolore, il quale è perfettamente percettibile
mediante manifestazioni, fatti e fenomeni in qualunque essere individuale.
Questa dualità è visibile nelle spalline del personaggio
della lamina Trombetta. L'aria
propaga i suoni intesi come messaggi e musiche celesti. Fra tutti gli strumenti
musicali sono quelli a fiato,che più si associano a chiamate o annunci,
talvolta a causa della somiglianza alla voce umana. L'angelo del giudizio
finale (arcano Trono. Il trono
è un posto speciale, proprio e significativo, nello spazio uniforme,
più o meno caotico e generalizzato. In alcune tradizioni come quella
indù un tappeto caratterizza questo spazio. Nella tradizione Maya
questo luogo speciale era significato dalla sfera, su cui si sedevano capi,
caciques e sciamani. Il trono è il posto su cui siede tanto il potere
spirituale quanto il reale. Difficile immaginare l'importanza di una semplice
sedia, tappeto o sfera, se non fossero sacralizzati ed avessero un significato
cosmogonico e spirituale. Nell'abbazia di Westminster, in Inghilterra,
si può osservare il trono dove i re vengono tuttora coronati: si
tratta apparentemente di una semplice pietra, però di caratteristiche
magico-teurgiche, ovvero santificata e carica di potere, alla quale gli
si è aggiunta una semplice sedia di legno. Carte Uccelli.
Sono gli animali che corrispondono all'elemento aria, pertanto in tutte
le mitologie attuano trasmissioni di messaggi, così come il vento
annuncia le piogge. Questo simbolismo si collega anche alle loro piume
ed ali, e così vediamo il dio greco-romano Ermes-Mercurio con l'elmo
e i piedi ornati di tali attributi. L'uccello nero, o corvo, è stato
a volte considerato come l'emblema della nigredo, stato alchemico
di putrefazione che conoscono gli adepti. Carta Vecchiaia. Le società tradizionali o arcaiche hanno riconosciuto nella longevità e nell'esperienza una virtù sapienzale che comincia con il fatto di aver potuto conservare la vita durante tanto tempo in mezzo a guerre, disastri e malattie, senza contare i dispiaceri e le ingiustizie. Esiste dunque secondo gli antichi una sorte di sapienza biologica che forse consiste nel vivere il dipanarsi del tempo nel sempre presente. Questa attualizzazione è una prerogativa della sapienza che fa sì che le cose siano per noi ciò che sono, invece di volere ciò che vorremmo che fossero. È pertanto nell'economia armonica dell'essere che queste realtà si verificano. Vegetazione. La vegetazione manifesta chiaramente le possibilità dell'energia cosmica, che fruttifica nel nostro mezzo (quello dell'uomo) rendendo in questo modo possibile la vita sulla terra e tutto ciò che significa il nostro pianeta e i suoi abitanti rispetto a un ordine universale. Dalle piante ricevono il loro alimento gli animali ed il genere umano, e il loro permanente verdeggiare sostiene le possibilità della generazione e i cicli in cui questa si manifesta. Velo. Elemento
di occultamento e di rivelazione, il velo stabilisce una distinzione fra
l'esteriore e lo interiore. È per suo mezzo che si comunicano queste
energie essendo neutre per la loro netta distinzione. Il velo è
la protezione del segreto e anche il setaccio da cui passano le esperienze
che ci trasmettono i sensi. L'occulto si trova nascosto dietro un velo
e conoscerlo è analogo a rivelarlo. Si vede nelle carte |
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Bibliografia |
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© France Cartes B. P. Grimaud 1981. © Federico González 1981. |
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